Salve.
Sono Gabang e vi scrivo per porre alcune domande sull'evoluzione naturale della patologia di cui mia madre risulta affetta. Scoperta la problematica nel 1991, abbiamo iniziato con cicli di interferone prima e, in seguito, associato con ribavirina. Non vi sono stati risultati incoraggianti, ma continuiamo lo stesso a sperare in un rallentamento dell'evoluzione. Scusate, dimenticavo di dirvi che mia madre ha 76 anni e a fronte degli anni, presenta invece una ottima funzionalità epatica, con assenza di varici esofagee e non ascite. Insomma se qualcuno non sapesse, potrebbe non accorgersi di nulla. Ma andiamo al concreto: qualche anno addietro, circa 5 anni ), si è presentato l'epatocarcinoma che, a seconda del segmento di ubicazione, nonchè della sua struttura e dimensione, è stato trattato sia con TACE che con alcolizzazioni e termoablazione.
In questo semestre 2013 abbiamo registrato una presenza multifocale di noduli che hanno richiesto un trattamento di TACE al mese, da febbraio a giugno con intervalli di 30gg l'uno dall'altro. Pare che sia andato tutto bene, nel senso che i vari noduli presenti sono andati in necrosi, ma quello che ci affligge è costituito dalla continua, anzi discontinua, presenza di febbre. Considerando che l'ultimo trattamento risale al 25 giugno, volevo chiedere la motivazione della presenza di questa febbre, che viene gestita, sotto controllo medico, da tachipirina. La stessa febbre non porta con sè alcuna dolenzia o altro, ma è solo temperatura; ma intanto non riusciamo a comprenderne le cause. Per la verità, neanche i medici di Palermo che l'hanno in cura che tra l'altro, mi danno l'impressione di brancolare nel buio.
Infine, ed è questa la domanda e mi scuso per la premessa un tantino lunga, vi chiedo di aiutarmi nel darmi una risposta. Grazie in anticipo. Angelo Calandrino.
stato febbrile dopo trattamneti di TACE
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Re: stato febbrile dopo trattamneti di TACE
gentile signore, capisco la sua preoccupazione ma dire febbre non basta perchè bisogna conoscere la temperatura massima raggiunta, la modalità di comparsa e i sinotomi o segni associati. Poichè immagino che i colleghi abbiano già fatto tutti gli accertamenti necessari e che non si tratti di puntate febbrili fino a 40° con brivido ma piuttosto di febbricola che compare alla sera la posso tranquilizzare dicendole che tale riscontro non è infrequente nei pazienti come sua madre peraltro vi è anche la possibilità che la necrosi delle cellule tumorali a seguito dei trattamenti tace induca la comparsa dei mediatori cellulari che determinano l'innalzamento della temperatura corporea
un augurio
un augurio
Dr. Mauro Viganò
Gastroenterologia 1 - Epatologia e Trapiantologia
ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
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